(Uno spettacolo con la regia di Julia Varley-Odin Teatret)
L'immaginario incontro di Anna Banti con Artemisia Gentileschi
Una produzione: Nordisk Teaterlaboratorium (Danimarca)
con Teresa Ruggeri
Costumi: Arianna Pioppi e Medea Labate
Foto di: @FYZ (in sala), Arianna Pioppi (all'aperto - Via Appia), Attilio Faroppa Audrino (B.N)
Un ringraziamento speciale a: Luca Ruzza, Claudio Coloberti e Germano Satiri
Regia di Julia Varley (Odin Teatret)
Lo spettacolo è inserito nella Rassegna "Il teatro racconta" organizzata da Umani Teatri e Amministrazione Comunale di Calvenzano, in collaborazione con Arhat Teatro.
Lunedi 4 aprile 2016
ore 21 Auditorium
Largo XXV aprile Calvenzano
Arhat Teatro aveva ospitato in anteprima assoluta lo spettacolo in occasione della giornata della donna del 2015 nell'ambito della propria Rassegna svoltasi a Pontirolo Nuovo. Ora, dopo i successi riscossi in Danimarca e in Italia, "Rovine del tempo" torna a Bergamo nella Rassegna di Calvenzano e, CAMMEO ESCLUSIVO, alla presenza dI Julia Varley, la regista, che incontrerà il pubblico al termine della rappresentazione.
Si tratta di un'occasione unica, esclusiva, per la nostra provincia. Data l'eccezionalità dell'evento, le prenotazioni sono particolarmente gradite:
Tel: 327 101963 (Umani Teatri)
Arhat Teatro chiede a tutti di voler contribuire a diffondere/condividere la comunicazione di questo evento speciale e ringrazia per la preziosa collaborazione.
Lo spettacolo, regia di Julia Varley Replica Watches (attrice dell'Odin Teatret e tra le fondatrici del Magdalena Project, rete internazionale di donne di teatro), si ispira alla storiografia sulla pittrice italiana Artemisia Gentileschi e al romanzo su di lei scritto da Anna Banti nel 1944, durante la seconda guerra mondiale, in una Firenze bombardata.
La fama di Artemisia Gentileschi, pittrice del primo Seicento, è dovuta alla capacità dell'artista di affrontare una carriera riservata solo agli uomini e soprattutto di riuscire ad avere successo nonostante i molti ostacoli, tra cui un processo per stupro di cui fu vittima a 17 anni, e una vita avventurosa, solitaria e indipendente. Artemisia, vissuta negli stessi anni rivoluzionari di Galileo e di Caravaggio, è una delle prime figure femminili autonome dell'età moderna.
Anna Banti (1895-1985), fu una scrittrice che abbandonò la critica d'arte per scrivere romanzi, forse perché moglie di uno dei più celebri storici dell'arte italiani, Roberto Longhi.
Lo spettacolo si svolge come una conferenza durante la quale, quasi fosse una seduta spiritica, si evocano i fantasmi della storia che prendono il sopravvento ed entrano in scena. I personaggi principali sono tre: Anna Banti, Artemisia Gentileschi e una conferenziera contemporanea. Tre donne che si incontrano sulle rovine prodotte dal tempo. I documenti perdono di valore e diventano solo oggetti trovati o perduti per sempre. Donne morte e vive hanno bisogno dell'esempio di esperienze altrui per comprendere la propria e per trovare il proprio posto nella storia, nel tempo che corre sempre più velocemente.
"Rovine del tempo" è una scena "notturna", dominata dall'oscurità, attraversata da luci che si ispirano alla pittura seicentesca ma in chiave contemporanea che allude forse alle tenebre di questo mondo tecnologico.