...per una memoria nei giorni... per non dimenticare (terza edizione 2008)
"Il mio disegno della storia" ...opere, installazioni, disegni, immagini multimediali dai laboratori creativi di bambini e ragazzi.
"In via della memoria" ... il racconto di un padre sopravvissuto e della piccola Sara, sua figlia, nell’inferno della Shoah... per non dimenticare.
...opere, installazioni, disegni, immagini multimediali dai laboratori creativi di bambini e ragazzi.
Sabato 26 gennaio 2008 - Ore 20.45 Centro Culturale San Rocco - Calcinate
Visita guidata a cura di: Roberta Tedoldi e Fiorenza Roncalli
Con l’intervento di un deportato del territorio di Calcinate
La mostra rimarrà aperta fino al 2/02/2008
Orari di apertura: dalle 16.30 alle 19.30
Visite guidate per le scolaresche da prenotare c/o Dino Chiappini - 0354423464.
L’iniziativa "Io ho un sogno" era rivolta a tutti gli alunni dell’Istituto Comprensivo di Calcinate, ai quali è stato chiesto di realizzare una o più opere che avessero come tema la memoria della Shoah, la pace, il rispetto dei diritti umani, la solidarietà e la convivenza tra i popoli, il rifiuto del razzismo, il valore delle differenze.
Il progetto ideato dalla Funzione strumentale Roberta Tedoldi e promosso dalla commissione Multimedialità, e dal responsabile della documentazione, con la consulenza della pittrice Fiorenza Roncalli, è nato come percorso "in rete" idealmente collegato a: "Lasciateci giocare in pace", "Ragazzi in gamba", "Homerus messaggero di pace", iniziative che hanno ricevuto i premi internazionali Netdays-Europe 2003 e 2004.
Oggi "Io ho un sogno" coordina le attività d’istituto collegate al tema dei diritti umani.
La mostra è stata ideata e realizzata dall’Istituto comprensivo su progetto e coordinamento artistico di Àrhat Teatro.
Un grazie particolare alla funzione strumentale per la multimedialità, all’incaricato dal Dirigente Scolastico per la documentazione, ai membri della commissione "Io ho un sogno"
Associazione Teatrale Terzostudio presenta
... il racconto di un padre sopravvissuto e della piccola Sara, sua figlia, nell’inferno della Shoah... per non dimenticare.
Sabato 26 gennaio 2008 - Ore 21.30 Centro Culturale San Rocco - Calcinate
È l’intenso, emozionante racconto di un padre, sopravvissuto al campo di sterminio nazista, che ripercorre il profondo legame con la piccola Sara, sua fi glia, e le esperienze tanto travolgenti, quanto dense di particolare umanità, condivise con lei fino all’attimo della definitiva separazione.
Il racconto si dipana sul lucido filo di una memoria viva che ancora si nutre delle domande di Sara, talora ingenue e talora "impertinenti", sempre giocate con disarmante semplicità e nel contempo intrise del dramma che le sottende.
Lo spettacolo, registicamente costruito su un ritmo incalzante, è sorretto da una notevole interpretazione drammatica di Alessandro Gigli, e da un prezioso tessuto sonoro (dal vivo) composto ed eseguito dal musicista Alessandro Verdecchia.
Voce e strumenti (dai flauti armeni, al clarinetto, al disco armonico, al flauto basso, alle campane tibetane... al bastone della pioggia) determinano una partitura capace di coinvolgere, di scuotere, di emozionare.
È unanimemente considerato uno dei maggiori affabulatori della scena nazionale. Presente nei maggiori festival italiani e stranieri di teatro di strada e di figura, nonché in varie trasmissioni televisive, è stato interprete di oltre venti spettacoli per adulti e per bambini.
Dirige vari festival teatrali tra cui "Mercantia" (l’evento internazionale in assoluto più grosso e importante di teatro di strada che si tenga in Italia).
Ha pubblicato numerosi libri per bambini, con segnalazioni e premi di rilievo. Molti sono stati tradotti in più lingue, anche per campagne umanitarie internazionali.
Musicista, polistrumentista, collabora con diversi gruppi e orchestre con cui compie tournée italiane e all’estero.
Esperto di musica etnica. Musicoterapeuta e ricercatore del suono, ha compiuto studi e sperimentazioni su incarico di diverse istituzioni educative e specialistiche.
Ha partecipato a vari festival tra cui Mercantia e il recente Radioliberafestival.
"Sì, di angeli ce n’erano pochi,
e quei pochi non se ne stavano certo
a perdere tempo tra le cerchie celesti
ed erano tutti giù, su questa terra
e avevano le mani sporche di sangue e di polvere
e gli occhi ingombrati dal terrore,
come tutti quanti noi."
(Valentina Cidda)