Àrhat Teatro

Invito a teatro

12 settembre 2011 alle 21,00

Presso il portico del Centro Polivalente "Sandro Pertini" - Via Pascoli
Pontirolo nuovo (Bergamo)

Le allieve di Àrhat Teatro presentano
Che dire degli angeli?
"Angeli, che siete l'invidia e il desiderio dell'uomo. Potesse l'uomo avere una sola delle vostre ali per uccidersi di vero amore"
(Alda Merini - da "La carne degli Angeli")
Con: Elena Ranghetti, Martina Persico, Michela Sabia
Montaggio e regia: Pierluigi Castelli

A seguire Àrhat Teatro presenta
Fiori
"Frattanto in un punto altissimo dell'universo, arroccato un angelo suona la vittoria, e il suono della tromba è melodioso, in queste sere di vendemmie celesti..." (Baudelaire)
Con: Samuele Farina
M ontaggio e regia: Pierluigi Castelli
Ingresso gratuito
(In caso di pioggia gli spettacoli si terranno presso una sala del centro "Sandro Pertini")

13-14-15 settembre 2011 alle ore 21,00

Presso il salone del centro polivalente "Sandro Pertini" - Via Pascoli Pontirolo Nuovo (Bergamo) Àrhat teatro presenta

Vento, vento, che cosa racconti?
(...ovvero la storia di come Passerogrigio si ritrovò a volare)
fiaba narr-azione per bambini ... anche di ogni età
Con: Samuele Farina
Collaborazione artistica: Velda Noli
Montaggio e regia: Pierluigi Castelli
Ingresso: offerta libera

I posti in sala sono limitati si consiglia vivamente la prenotazione
Telefono: 320 8626995

Si ringrazia per l'ospitalità e la disponibilità il Presidente e i Volontari del Centro Polivalente "Sandro Pertini"

Che dire degli angeli?

Queste prime "allieve ufficiali" del gruppo Àrhat Teatro affrontano il loro primo incontro con il pubblico, ora da un punto di vista professionistico, dopo oltre un anno di formazione attorale specifica di sala e numerose esperienze teatrali, tra cui la scuola triennale, organizzate e coordinate dal gruppo stesso. La ricerca dei loro corpi di "potersi modellare" oltre gli stereotipi del quotidiano, per farsi "azione viva", per sorprendersi ed emozionare, diviene la stessa ricerca di quella luce che si fa dono e amore nella raffigurazione che ognuno di noi può avere degli Angeli.
"Angeli,
che siete l'invidia e il desiderio dell'uomo.
Potesse l'uomo avere una sola delle vostre ali
per uccidersi di vero amore
"
(Alda Merini - da "La carne degli Angeli") rolex replica

Fiori

Rapsodia/studio liberamente ispirata a "Les fleurs du mal" di Baudelaire
Lo studio, forte e coinvolgente, è una voglia di incontro "oltre"... proprio sul terreno di azione del Poeta. L'attore-poeta è allo stesso tempo piaga e coltello, vittima e carnefice del/nel rito. Inizia così il viaggio che lo porterà al confronto con angeli/demoni archetipi dell'esperienza umana: il tempo, la sofferenza e la morte. Attraverso una peripezia corporea e vocale, di grande impatto ed efficacia, il poeta-attore porterà lo spettatore a "toccare con mano" i motori immobili delle sofferenze umane: ognuno con modalità ed intensità differenti, perché differente, è l'esperienza che ognuno ha di questi archetipi.

Vento vento che cosa racconti?

Nella ferma volontà di riconoscere allo spettatore bambino la medesima dignità che si assegna comunemente allo spettatore adulto e partendo dai testi di un importante e attento scrittore per l'infanzia, quale Alessandro Gigli è, Àrhat Teatro ha lavorato, per la prima volta, ad uno spettacolo rivolto sì ai bambini, ma senza venir meno al proprio particolare cammino artistico fin qui elaborato e percorso, e innestandolo su un rigoroso impianto attorale, drammaturgico e registico tale da poterlo rivolgere "... anche ai bambini di ogni età". Trattasi di una narr-azione collocata in uno spazio sospeso tra sogno e realtà quotidiana, in cui prende corpo un vero e proprio mare di pensieri, dove la notte e il giorno si incontrano e danno luogo al racconto continuo della vita, dove la paura del buio si trasforma in "sogni incartati in bianchi lenzuoli". È qui che Passerogrigio scopre il canto quotidiano della terra, degli animali e di tutte le altre creature. È qui che il bruco diventerà farfalla. È così che Passerogrigio, superando le sue resistenze, conoscerà la meraviglia e lo stupore dell'incontro, fino ad unirsi alla danza e al canto corale alla vita, apprendendo davvero a volare, divenendo esso stesso luce e colore. Questo nuovo spettacolo di Àrhat teatro nasce per essere proposto soprattutto nelle e alle scuole (con particolare riferimento alla primaria), ma ha tutte le caratteristiche (anche di contenuto, se letto su piani differenziati) per risultare godibile... anche da un pubblico adulto.
Presentato in alcuni importanti festival in Italia e in Francia, la critica della "Nazione" lo ha segnalato (accanto ad altri tre) come "uno spettacolo da non perdere!" fra i 200 eventi teatrali di "Mercantia" (luglio 2008).


[Torna all´inizio della pagina.]

Àrhat Teatro
Via Bietti, numero 44
24043 Caravaggio (Bergamo)
Telefono 3474195039
info@arhatteatro.it

Fotografie di Federico Buscarino
Via Suardi, 13
24124 Bergamo

Riprese e montaggio video:
Gigi Corsetti - Multimagine
Via Ghislandi, 51 53
24125 Bergamo

Copyright Àrhat Teatro


[Torna all´inizio della pagina.]