Testo, regia, scene, luci, suoni Alessandro Serra
Con Massimiliano Donato, Simona Di Maio, Andrea Castellano, Francesco Rizzo
Realizzazione oggetti di scena Tiziano Fario
Prodotto da Teatropersona
In coproduzione con Armunia
Con il sostegno di Regione Toscana
Teatro Comunale di Casalmaggiore | CA.RI.CIV.
Spettacolo per l'infanzia. A partire dai 6 anni. Durata: 60 minuti
Ma i veri viaggiatori partono per partire e basta: cuori lievi,
simili a palloncini che solo il caso muove eternamente,
dicono sempre "Andiamo", e non sanno perché.
I loro desideri hanno le forme delle nuvole.
Charles Baudelaire
Il grande viaggio è una storia universale e comune. La storia di uno straniero, un viaggiatore che, come spesso nelle fiabe, non ha nome. Potrebbe essere Nessuno o chiunque. E di chiunque potrebbero essere le avventure che vive, di chiunque si sia perso, almeno una volta, in una grande città, in un altro paese... o in se stesso.
Il nostro piccolo eroe si muove alla ricerca di un luogo migliore, per lui e per la sua famiglia e, come nelle fiabe, il suo viaggio sarà anche un viaggio iniziatico: un percorso ricco di insidie ma indispensabile a crescere, divenire, rinascere. Un passaggio necessario, uno strappo che serve alla vita.
Lo spettacolo, oltre ad avere un impianto magico e poetico, affida alla comicità il compito di aiutare il protagonista a sconfiggere l'ombra che perseguita la Grande Città.
Per compiere tale impresa sarà aiutato da un compagno segreto, uno strano animale talmente cieco da riuscire a vedere nel buio più profondo. Ma il vero tema dello spettacolo non è il viaggio quanto piuttosto l'accoglienza, non l'arrivo o l'invasione ma l'approdo.
Dopo un iniziale interesse per l'ambito di ricerca legato al Terzo Teatro e al lavoro sulle azioni fisiche di Grotowski, la formazione della compagnia si focalizza sullo studio dei principi della biomeccanica di Mejerchol'd integrandoli con i fondamentali delle arti marziali e del teatro orientale.
A partire dalle tecniche fonatorie tradizionali lo studio della voce si è sviluppato attraverso la pratica dei canti vibratori e del canto gregoriano con Padre Emanuel Roze, presso l'Abbazia di Sant'Antimo.
Fondamentale negli ultimi anni di lavoro della compagnia è stato l'incontro con Yves Lebreton e il suo metodo del Teatro Corporeo. Teatropersona crea i propri spettacoli attraverso un lavoro di ricerca teatrale fondato sulla centralità dell'attore e la composizione dell'immagine. Parallelamente al lavoro di ricerca, si occupa anche di pedagogia teatrale attraverso seminari di formazione per attori e bambini.
La compagnia produce spettacoli per bambini e adulti presentati in Italia, Francia, Russia, Svizzera, Polonia, Corea del Sud.